Antifona per Sharon Kanach M’illumino / d’immenso – la poesia di Giacinto Scelsi, se solo fosse capace di definirsi, potrebbe certo fare suo questo
Dolcissimo è rimanere e guardare nella immobilità sovrana la bellezza di una parete dove il filo della luce e la lampada esistono da sempre
[…] A causa del mutamento di altitudine consideravo la pendenza delle strade semplicemente con piacere, e anche salire all’ultimo piano dell’albergo dove lavoravo, in
Ho cominciato a porre domande perché non sapevo. Via via mi sono poi accorto che anche gli altri, a cui domandavo, in fondo non
Quando si vive non accade nulla. Le scene cambiano, le persone entrano ed escono, ecco tutto. Non vi è mai un inizio. I giorni
A cavallo dei trent’anni, vissi un periodo in cui tutto quello che toccavo si trasformava in fallimento. Il mio matrimonio si concluse con un
vice veris Mai una primavera come questa è venuta sul mondo. Certo è un giorno da molto tempo a me promesso questo dove tutto
Le pazzie dei disadattati sanno l’odore infernale dei bruciati dall’odio della razza; noi siamo diversi e aggrediamo tranquillamente chi ha bisogno della nostra riconoscenza.
[…] L’ho già detto? Io imparo a vedere. Sì, incomincio. Va ancora male. Ma voglio mettere a profitto il mio tempo. Non mi era
L’altra letteratura Esistono ormai in Italia due letterature, ancorché la coscienza pubblica faccia di tutto per nascondere la spaccatura. Non diversamente da quanto accade