Fascinazioni

Luigi Di Ruscio

 

Qua mai un uomo ha incontrato un altro uomo 
tutto è murato in un unico gesto 
muti oggetti che ricompaiono per scomparire di nuovo 
ogni parola è la stessa parola 
ogni figura è la condanna dell’altra 
quale cottimista ossesso continua a fabbricarvi 
quale delirio crea la ripetizione della stessa figura 
da dove sono usciti uguali sino allo spasimo 
come sarà scelto chi sarà il perduto chi sarà il salvato 
quale sottilissimo potrà dividervi 
e guardarvi come fosse possibile trovare nei vostri passi 
qualcosa che riecheggi lontane scoperte 
girare in questo mondo 
dove ogni sputata deve avere l’approvazione 
imparare a ricercare nei tram il posto più lontano 
da quello che dovrebbe essere il mio prossimo 
ho imparato a murare la bocca come una ferita 
a spiare sulle fessure delle vostre facce. 

*

In questo sole che in compatte ore illumina il giorno
con la felicità che mi strozza sulla gola
io entro in queste giornate d’amore
e tu mia compagna sei il mio giorno accecato
il sangue sembra che passi in più ampi giri e mi rinnova
ed amo tutto oggi che il chiarore
si allunga sino ad un perpetuo giorno
oggi sono capace di amare tutti gli uomini
amo moltiplicato per dieci tutte le donne
moltiplicato per cento tutte le donne che vedo
moltiplicato per mille la donna che oggi dorme con me
amo tutto moltiplicato per tutto
gli atti della mia giornata li godo
godo tutto quello che consumo
mentre il cervello in leggerezze stupende
mulina allegramente mostri
nel gioco santo della giocata eterna.

*

mi alzo alle cinque del mattino
inizia il giorno come niente fosse
e continuo a scrivere sino a che tutto è facile
come il continuo raccorciarsi delle ombre
tutto è vertiginosamente facile
scrivere un verso per scriverli tutti
sfiorare tutte le morti per l’unica morte
(lo scrivere come supremo tentativo d’esporsi
senza essere visto) e pensavo che in quella piazza
dove in certe ore del giorno
l’esposizione del sottoscritto era totale
non mi avrebbe ritrovato neppure il padreterno
tutto è mistero giocondo vulva dolcissima
lo stato soave di questo istante
è che posso scrivere per un’ora intera
dopo la prima notizia tutto si scrive da sé tranquillamente
e sarebbe facile finire saltando dalla finestra
e nell’ultimo volo la poesia sarà vista
sempre più chiaramente sino allo spappo finale
ci riteniamo colpevoli della somma totale di tutti i godimenti
sino alla fine di tutti i verbi e tutte le carni


L. Di Ruscio, Poesie 1953-2010, Marcos y Marcos 2019. A cura di Massimo Gezzi. Prefazione di Massimo Raffaeli.

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