[…] Tale dunque era l’immagine iniziale, il punto di partenza da cui prendeva a snodarsi il sogno. Tutt’intorno qualcosa sembrava attendere un mio consenso,
Caro Claudio. Sono felice di ospitarti qui. Molto felice. Apprezzo la tua versatilità, il tuo sfuggire a un’etichetta, a una definizione sola e onnicomprensiva.
Non posso che usare molta circospezione e camminare in punta di piedi per scrivere alcune riflessioni su La mano bruciata. Scrittori, pittori, elezioni di Jonny Costantino.
Toirano Et si J’avais leurs yeux [René Char] Doni la tua pietà all’idea che abbiamo vissuto. Vita viva, resa. Traccia millenaria. Fiato cosce gomiti
Il sole brutale e prepotente di questa seconda estate pandemica ha infine lasciato la sua presa, il sole narcotizzante che nell’abbaglio della luce di
«Figli d’uomo o di bestie in tutti è lo stesso soffio» Qohélet, (tr. di Guido Ceronetti) Ricordi dov’eri? Lo stesso grembo ci ha
[…] Carmelo Bene parla e gioca. Prima di calare una carta si concentra a lungo, le rughe gli si incidono sulla fronte per lo
Questa pigrizia indefinita Stallo al greve sole della mia vita Nervi tesi, o saluto Il mio arco dalla freccia che sanguina Vivo nell’ombra del possibile La noia ravviva
QUALE LUCE RIMANGA Quello che resta permea foschia tardo autunnale e finestre da scaldare macchie da tappeto, illuminando e accrescendo lo spazio accanto alla
38. Nicola Chiaromonte ad Albert Camus Via Adda 53 Roma, 31 marzo [1954] Caro Albert, Gli unici momenti reali del mio soggiorno a Parigi