David Colon, La guerra dell’informazione, Einaudi 2024
[…] A differenza della guerra convenzionale, la guerra d’informazione non ha un inizio e una fine e non distingue tra stato di guerra e stato di pace, tra ciò che è ufficiale e ciò che è segreto, tra operazioni statali e operazioni non statali in ragione di un uso massiccio e quasi sistematico di subappaltatori e mercenari. Le campagne d’informazione sono spesso associate a operazioni di guerra irregolare, parte di conflitti ibridi che combinano attività convenzionali, non convenzionali (diplomatiche, economiche, tecnologiche), irregolari, terroristiche e criminali, pur rimanendo sempre al di sotto della soglia di una guerra dichiarata. […]
Dall’introduzione
Con la fine della Guerra fredda, il mondo pensava che la democrazia liberale e la libera informazione avessero vinto. La globalizzazione dei media, resa possibile dalle nuove tecnologie, prometteva un accesso universale alle informazioni che doveva demolire gli ultimi stati autoritari e favorire l’emancipazione dei popoli. I media avrebbero dato un contributo decisivo alla pace, avvicinando le culture e favorendo la comprensione reciproca. Ma televisione satellitare e web hanno sconvolto l’ordine geopolitico mondiale, conferendo all’informazione una dimensione piú strategica che mai e trasformando la natura del potere. L’informazione è diventata una leva fondamentale nelle relazioni internazionali. La guerra dell’informazione, che contrappone gli Stati autoritari ai regimi democratici, moltiplica i campi di battaglia e fa di ogni cittadino un potenziale soldato. Piú che mai la potenza degli Stati dipende ormai dalla loro capacità di controllare i mezzi di comunicazione, ricorrendo strategicamente alla cyberguerra, alla disinformazione o alle varie teorie complottiste. Nell’era dell’intelligenza artificiale e della guerra cognitiva, i social sono il teatro di un conflitto senza esclusione di colpi, che ha come posta in gioco le nostre menti. In questo saggio, David Colon descrive trent’anni di una guerra rimasta a lungo segreta svelando le strategie dei committenti e le logiche dei protagonisti: agenti segreti, diplomatici, giornalisti, hacker.
Dalla quarta di copertina
D. Colon, La guerra dell’informazione. Gli stati alla conquista delle nostre menti, Einaudi 2024. Traduzione di Chiara Stangalino.
Titolo originale: La guerre de l’information: Les États à la conquête de nos esprits © 2023 Éditions Tallandier.
David Colon è docente di Storia della comunicazione, media e propaganda presso il Sciences Po Centre d’Histoire.