Paul Celan – Gustav Chomed, «Ho bisogno delle tue lettere», FinisTerrae di Ibis 2024
Oggi 23 novembre, anniversario della data di nascita di Paul Celan, esce in libreria il carteggio P. Celan – G. Chomed “Ho bisogno delle tue lettere”, a cura di A. Ruchat, FinisTerrae edizioni.
Il carteggio Paul Celan – Gustav Chomed inaugura una piccola collana (un libro l’anno) legata alle “Meteore” e dedicata a Paul Celan. La collana porta il titolo “Rive dell’altro” perché si propone di esplorare il vasto territorio dei carteggi ancora non tradotti, delle memorie di amici e conoscenti, delle collaborazioni e traduzioni dello stesso Celan. Desideriamo in questo modo mettere a disposizione del pubblico italiano almeno qualcosa della miriade di materiali usciti in questi anni in Germania e in Francia che tanto hanno contribuito a trasformare la lettura e l’interpretazione dell’opera di Celan facendone qualcosa di molto più vivo e inestricabilmente legato alla biografia.
L’immagine di copertina è realizzata da Sophie Ko e accompagnerà tutte le pubblicazioni della collana.
Il carteggio di Paul Celan con Gustav Chomed, compagno di scuola e amico di giovinezza, è tra le corrispondenze del poeta quella che copre il più ampio arco temporale. La prima lettera, molto lunga e molto personale di Celan, è del 1938, anno in cui il poeta andò a Tours per studiare medicina (si tratta in assoluto di uno dei primi documenti epistolari di Celan). Le ultime lettere risalgono agli ultimi mesi di vita di Celan. Dal 1962 (anno della ripresa dei contatti tra i due amici), al 1970, ci sono diverse interruzioni dovute ai ripetuti ricoveri di Celan per via di una profonda crisi psichica, conseguenza, in gran parte, dell’Affaire-Goll e delle accuse di plagio. Il carteggio è di una straordinaria intensità e schiettezza. I due amici non si rincontreranno più dopo la partenza di Celan da Czernowitz e proprio perché Celan custodisce in Chomed (consapevolmente, i due amici ne parlano) un’idea dell’amicizia e dell’umano che sempre meno riesce a ritrovare nel suo mondo reale occidentale, il rapporto epistolare resiste nel tempo.
«Dimmi come stai Tu. Chi c’è degli amici, chi degli amici è rimasto lì… un amico? E dov’è tua sorella Babette? Ah, lo sai, vorrei vivere ancora lì – la Töpfergasse e non solo era… umana.»
Dalla quarta di copertina
P. Celan – G. Chomed, «Ho bisogno delle tue lettere», FinisTerrae di Ibis 2024. A cura di Barbara Wiedemann e Jürgen Köchel. Edizione italiana a cura di Anna Ruchat. Traduzione di Annalisa Nelson e Maria Chiara Susini.