Lingua viva

Flavio Santi

 

Estate 

Adesso, Chiara, sappi:
qui fra i cuscini mi rimangono solo i cani,
al centro dell’ombelico un po’ di rami,
tu non ci sei:
sei nelle mie ginocchia
sei nel latte del mio cervello
fuori dal letto, ogni mattino, adesso.

 

 

Lascia perdere le cose
che ho detto per farti dispetto
la mia fede inesistente
risponde a una logica
più ferrea, più tragica,
la logica di vivere per te,
con te, dentro te.
La logica del carbonio
che libera atomi e impregna
la materia e le strutture.
Così tra questi muri romanici umidi
di secoli e di fiati andati
sarò il tuo bambino, portato
in grembo fino all’altare,
e lì mi lascerai andare,
per la mia strada, con un amore
che Dio niente può ma forte
lo stesso, forte solo
delle mie ossa.

 

 


F. Santi, Estate Istât Aestas, Prova d’Artista 2024. Immagini di Sophie Franza.

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