Lingua viva

Anna Chiara Peduzzi

 

Parla compitando la voce che s’affonda
senza accento di luogo
e si alloggia nel dialogo dei vivi
affidando a ogni suono l’eco bianca
di ciò che accadde e non fu memoria
toccherà sillabare lentamente
poi limare ogni spia di senso
sarà opera onesta di registrazione
della lingua sorgiva che rintocca
e a nulla serve blasfermare l’alba
che sfilaccia la frase
che l’inoltra

 

*

 

Non dette non esistono le cose
o esistono di meno
restano inoffensive ad aspettare
sgretolate dal dubbio che le erode
mezze realtà di incerto statuto
di malavoglia ogni tanto visitate
temendo che una notte bruscamente
come il cane che balza dalla cuccia
afferrino alla ola
infine necessarie e nominate

 


A. C. Peduzzi, Figure semplici, Anterem 2021. Riflessione critica di Giorgio Bonacini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *