Libri

Giuseppe Zuccarino, Linguaggio e follia, Joker 2023

 

In questo libro, l’approccio al tema «linguaggio e follia» avviene più sul piano della critica letteraria che su quello psicologico o psichiatrico, per quanto venga presa in considerazione anche la storia clinica degli scrittori studiati. In effetti, ciò che davvero li accomuna è il nesso che, nelle loro opere, si instaura tra la follia e la materialità del linguaggio. Basti pensare alle strane invenzioni narrative di Roussel (originate in realtà da segreti giochi verbali), ai microgrammi di Walser, alle glossolalie di Artaud, ai testi anagrammatici di Zürn, al passaggio dalle parole inglesi a quelle straniere in Wolfson. Un caso a parte è costituito da Queneau, considerato qui in quanto autore di un’importante antologia dei «pazzi letterari» ottocenteschi: individui palesemente affetti da turbe mentali, che sono però riusciti a pubblicare libri in cui espongono le loro bizzarre teorie. Anche se non si tratta certo di equiparare o confondere creatività artistica e follia, la lettura dei vari scrittori presi in esame ci aiuta a riflettere sul fatto che il disagio esistenziale non ha impedito ad essi di raggiungere notevoli risultati sul piano letterario. Come faceva notare Georges Bataille, evocando esempi forse ancor più illustri, «ciò che lega essenzialmente l’arte alla sragione (alla “patologia mentale”) è che entrambe ci restituiscono alla potenza dell’istante, e che la sragione, essendo il pericolo corso dall’arte, non ne è soltanto una contropartita mancata, ma anche il segno di un rigore e di una necessità decisivi. Da qui il senso intimo, opprimente, di smisurata vittoria che c’è nella follia di Hölderlin, di Van Gogh o di Nietzsche».

Dalla quarta di copertina

G. Zuccarino, Linguaggio e follia, Joker 2023.

Giuseppe Zuccarino, nato nel 1955, è critico e traduttore. Ha pubblicato numerosi volumi saggistici, i più recenti dei quali, editi da Mimesis, sono: Il farsi della scrittura (2012), Prospezioni, Foucault e Derrida (2016), Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot (2018), Interscambi. Filosofia, letteratuta, pittura (2019), Sacrifici e simulacri. Bataille, Klossowski (2021), Forme della singolarità. Da Michaux a Quignard (2022), Dittici. Filosofi tra parole e immagini (2023). Editi da Joker sono invece Grafemi (2007), Da un’arte all’altra (2009), Note al palinsesto (2012), Rifrazioni e altri scritti (2017). Tra i libri da lui tradotti figurano opere di Mallarmé, Bataille, Klossowski, Blanchot, Caillois e Barthes. 

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