Trasfusioni

Ilma Rakusa, una poesia, traduzione di Anna Ruchat

 

Schiena dritta, penso
chi ce l’ha ancora la schiena dritta
in questi tempi storti
quando come peonie le menzogne fioriscono
guarda: la luna non compare per magia
il margine del bosco chiude il becco
tutto quieto, normale la notte
non si farà beffe di te
ha ancora un certo stile
un pizzico di eleganza
anche se aumenterà il nero
nero come? chiedi
quasi ci fosse una progressione
tra iattura e iattura
schiena dritta dunque
tu non sei una farfalla
né un galletto segnavento (destra e poi sinistra)
notte, sii donna
sii
(e luce sia)

 

Rückgrat denk ich
wer hat noch Rückgrat
in diesen krummen Zeiten
wenn Lügen blühen wie Päonien
schau: der Mond ist nicht gezinkt
der Waldrand hält die Fresse
alles still normal die Nacht
sie wird dich nicht verlachen
sie hat noch Stil
ein Quäntchen Eleganz
auch wenn es schwärzer wird
wie schwarz? fragst du
als ob es Steigerungen gäbe
von Pech zu Pech
Rückgrat also
du bist kein Falter
kein Windhahn (rechts mal links)
die Nacht steht ihre Frau
sie steht
(es werde Licht)

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