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Rosaria Lo Russo, Anatema, Effigie 2021

  

Anatema è un’offerta votiva e una maledizione, un’invettiva e un atto d’amore, un mormorio verticale mai fermo, nel sillabato che rallenta il ritmo e lo rimodula mediante parvenze acusmatiche, lampi vocali, flussi prosastici o vere e proprie glosse che entrano prepotentemente nel testo e ne disarticolano l’architettura che si dissipa nello sciame degli accadimenti, nello specchio rotto della propria immagine. In questa prospettiva instabile, Anatema assume posture multiple e metamorfiche e si fa poemetto a trazione innografica, invettiva, allocuzione, catabasi lirica e anabasi ironica, sanguinamento privato e spaesamento pubblico in un arco di tempo che ci vede ripercorrere gli ultimi decenni del Novecento all’interno di un forte chiasmo tra autobiografia e storia. Chi si fa testimone, viene a sua volta processato, o si autoprocessa, perché a margine degli eventi: cosa fragile, di sbieco, contraffatta, contraddetta, presente e assente al contrappello del tempo.

Vito Bonito

Dalla quarta di copertina

 

Foto di Enrico Donzellotti

 

Affàcciati qui

sul baratro di dio

chiudi gli occhi

e guarda:

Il mio dio

non è il Buon Dio

abracadabra

malocchio

anatema che uccide

maledizione

si sa che una sola persona è sopravvissuta ad esso
ed è in questa stanza

dio nessuno lo ha mai visto

e questo ci basti

A.
per i greci: offerta votiva al dio

A.
per i cristiani: maledizione, eresia contro dio

scomunica contro gli eretici

È che
ogni cosa è due cose

                                            :raglio ma non sbaglio!
dal verbo greco anatìthemi, dedicare

è dunque una dedica?

anzi, un auspicio
                                             :raglio ma non sbaglio!
anatema sit=sia sospeso

sia collocato in alto

Sospendere gli eretici dai sacramenti
ma al contempo farli stare in un’altezza

posare in alto

farli riposare in alto

un anàthema appeso è anche un ex voto

È lo sterminio ebraico (cioè eseguito dagli ebrei, il popolo eletto, contro gli altri) nella guerra santa, nel Vecchio Testa- mento. Dovevano distruggere il bottino della guerra santa in quanto anatema, tabù, non potevano farne uso profano, né cose né persone che fossero bottino di guerra santa, perché dovevano offrirlo in sacrificio a Dio distruggendolo. Offrire a Dio uno sterminio era sacrificio

Vedi come ogni cosa si rovescia nel suo contrario

valerie


R. Lo Russo, Anatema, Effigie 2021.

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