Lingua viva

Luciano Mazziotta

 

XVII

In certi giardini di galaverna, tra pochi
alberi spogli, da petali soffici secchi
sbocciano i fiori stranieri di ciò che consola.
E hanno il profumo che calma le aiuole dismesse

del tuo essere niente. Di volta in volta, e poi ancora,
ti meraviglia la forma del frutto,
la sua integrità, il suo succo di buccia,
che né noncuranza né fame deformano:

vermi ed uccelli non passano qui. Api sugli alberi.
E giardinieri schivandole colgono i frutti
da porgere a noi che non possiamo afferrarli.

A noi, col nostro passo impaziente, non è concesso
stravolgere il cosmo di queste galassie,
perché, guardaci, mentre cresciamo già siamo fantasmi.

2.XVII

Togli dall’incedere del verso la domanda, il timbro della voce che si inarca alla ricerca di un confine in cui schiantarsi e ricadere nel deserto che la insabbia. Il silenzio che perimetra la fossa nella quale si dissolve la questione è tra le possibili reazioni la risposta più appropriata alla sostanza del tuo nome, cui hai costretto tutti i nodi dell’esistere e del quale dài la colpa a chiunque lo pronunci: hai premesso sia quest’atto a dichiarare che continui a permanere controvoglia. La lingua originaria è una condanna alla sintassi in cui siamo impelagati e seda, forse, seda la lingua di altri luoghi, sibila scontorna in un puro annullamento che riduce la distanza dalla notte. La frase di altri tempi è un resoconto anticipato entro il quale ritrovare la parola taciturna, un diario andato perso e ora invaso dalle vespe che impediscono di scioglierne il sigillo e assaltano la mano che si arrischia ad afferrarlo. Fino a quando l’alveare si allontana e per un attimo traspare tra le righe della pagina infangata la scritta che non sai se ti appartiene o appartiene più a nessuno o se è stata l’impazienza del dolore a rivelarla e non doveva, non doveva essere forzata a confidare questo buio singolare. Ché il silenzio che asserisce è la risposta più appropriata per la maschera che indossi.


L. Mazziotta, Sonetti e specchi a Orfeo da R. M. Rilke, Valigie Rosse 2023.

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