René Char, Di momento in momento, a cura di Antonio Devicienti
DI MOMENTO IN MOMENTO
Perché questo sentiero e non quell’altro? Dove porta sì da attrarci tanto? Quali alberi, quali amici sono vivi oltre l’orizzonte dei suoi sassi, nel miracolo distante della calura? Siamo venuti fin qui perché lì dov’eravamo non era più possibile restare. Ci davano il tormento e stavano per asservirci. Il mondo, in questi nostri giorni, è ostile ai Trasparenti. Una volta di più siamo dovuti partire… E questo sentiero, che somigliava a un lungo scheletro, ci ha condotti in una terra che non possedeva che il proprio respiro per scalare il futuro. Come mostrare, senza tradirle, le cose semplici disegnate tra crepuscolo e cielo? Traverso la forza della vita che si ostina, nel vortice dell’artista-Tempo, tra morte e bellezza.
DE MOMENT EN MOMENT
Pourquoi ce chemin plutôt que cet autre ? Où mène-t-il pour nous solliciter si fort ? Quels arbres et quels amis sont vivants derrière l’horizon de ses pierres, dans le lointain miracle de la chaleur ? Nous sommes venus jusqu’ici car là où nous étions ce n’était plus possible. On nous tourmentait et on allait nous asservir. Le monde, de nos jours, est hostile aux Transparents. Une fois de plus il a fallu partir… Et ce chemin, qui ressemblait à un long squelette, nous a conduits à un pays qui n’avait que son souffle pour escalader l’avenir. Comment montrer, sans les trahir, les choses simples dessinées entre le crépuscule et le ciel ? Par la vertu de la vie obstinée, dans la boucle du Temps artiste, entre la mort et la beauté.
1949
Presentando De moment en moment René Char racconta (Le bâton de rosier contenuto nel volume collettaneo En trente-trois morceaux et autres poèmes pubblicato da Gallimard) delle circostanze nelle quali aveva nascosto in un muro di Céreste il taccuino dei Feuillets d’Hypnos poco prima di raggiungere Algeri per una missione voluta dagli Alleati e di come, a conflitto terminato, avesse recuperato quel manoscritto che fu poi pubblicato per volontà di Albert Camus presso Gallimard; sempre Char afferma poi che De moment en moment è dedicato proprio all’amicizia tra lui e Camus, ai loro itinerari in Valchiusa, che fu Camus a chiedergli d’inserire il testo nel libro La postérité du soleil arricchito dalle fotografie di Henriette Grindat, libro già pronto attorno al 1950, pubblicato però solo nel 1965 dopo la morte di Camus.
Questa traduzione vuol essere un nuovo omaggio a un’amicizia fraterna, alla parola viva di due personalità così luminose.
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