Esperienze

Dell’ULTRAPORNO e della catena di ficcaggio, di Stefano Foglia

 

ULTRAPORNO di Jonny Costantino non è un solo pamphlet: una bestia folgorante si nutre dietro la finta e stretta veste della micro-pubblicazione.

ULTRAPORNO è filosofia nuda e cruda, è un urlo di dolore che vuole spezzare la “catena di ficcaggio”, come la descrive cinicamente l’autore. 

Un film erotico porneggiante che sceglie l’impronta visiva del libro e delle sue pagine per raccontare gli squarci visivi e riflessivi del suo autore. 

Un racconto in chiave mistica che parte dagli antichi misteri e si dilunga negli attuali misteri, passando per la storia del porno, scomposto, ferito e attraversato da una colonna sonora jazz che trasuda in ogni pagina.

È sublimazione metafisica della visione strascinata e trascendente che racconta lo strazio post-coito durante il coito, mentre si pensa al prossimo coito, e viene mentre si sta urlando di passione per la nota sbagliata, ma viva e vegeta, per affermare che si sta vivendo in quell’attimo di morte e si sta morendo in quell’istante di vita, pardon di fica.

In copertina: Ogni estasi è indecente (2011/12, olio su rame, 100 x 100 cm) di Nicola Samorì.

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