Lingua viva

Daìta Martinez – una poesia

 

s’arrampica indecente la finestra del mattino
monte cuccio a nuoto del dorso l’ora attende
irriverente l’introversa piega sorta solamente

s’arrampica assente la carezza d’arco ovale a
poca fine dalla strada disattento è il delta che
spera all’altra cresta in muta chiara preghiera

s’arrampica semplice l’involuto bagliore tutti i
giorni e in tutti i brevissimi silenzi sperduti ai
conserti appelli alla ragione se almeno il bene

s’arrampica e invece nessuno c’è ad andare in
una lunga attesa ché sotto il braccio l’intralcio
per un secondo incontro ad esempio una fatica

s’arrampica innamorata la sua immagine nella
conca fra breve si dilunga sul percorso più che
rotto a grandi dosi la soffice pendenza dei fiori


D. Martinez, Liturgia dell’acqua, Anterem Edizioni 2021. Prefazione di Maria Grazia Calandrone.

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