Franck Venaille, Ciò è, FinisTerrae di Ibis 2021
smarrito nella notte
in ciò che è
il buio completo
avanzo lentamente
tenendomi per mano
*
alcuni cadendo si feriscono sentimentalmente
ma la vita ingrata, sempre, ha identico gusto
ciò risale forse molto in là, nel tempo
quando eravamo nati già diverse volte
& avevamo fatto l’esperienza della morte
quindi un antico vivente riprende
qui e altrove
gusto alla vita
gusto della morte
ahi! come lo ricominceremmo, questo viaggio!
dove alcuni che camminano e cadono si feriscono
sentimentalmente
altri, no!
F. Venaille, Ciò è, Edizioni FinisTerrae di Ibis, collana Le Meteore 2021. A cura di Bruno Di Biase.
Franck Venaille, Parigi 1936-Parigi 2018. Profondamente segnato dalla partecipazione alla guerra d’Algeria e da un’infanzia “triste e cattolica”; amareggiato e deluso dall’impegno poetico e militante del Partito comunista francese, che lascia dopo l’invasione della Cecoslovacchia. Franck Venaille nel 1968 decide di affrancarsi dalla “morale del senso comune”, per navigare nel solco doloroso della sua identità lacerata. Comunista solitario e “disperato”, il poeta è fondamentalmente un uomo in guerra con sé stesso e con la ferita della propria nascita. Creatore di due riviste letterarie, Chorus e Monsieur Bloom, con le quali progetta di “teorizzare sulla vita concreta”; vicino alla Pop art e alla figurazione narrativa di Jacques Monory; assiduo lettore dei mistici fiamminghi; autore di una quarantina di opere, gli sono stati attribuiti i maggiori premi di poesia francesi, tra i quali il Prix Goncourt de la poésie 2017. Tradotto in dieci lingue, Franck Venaille è stato un uomo visceralmente attaccato alla sua epoca, ma con lo sguardo rivolto a un passato incessantemente rivisitato.