incontro di nipoti ombre si muovono fra noi mute ci ascoltano ci osservano venute da lontano ci muovono le labbra a domande fatte e rifatte
LA STANZA CHE GIRA SU SE STESSA Separazione, separazione ingiusta, illegale, assoluta, separazione da tutti voi che siete stati nei negozi e vi siete uniti,
di tanto in tanto, dicono, puoi fermarti, imparerai, cos’è il paesaggio che ancora credi vero, sono le cose e i corpi, e più ancora i
Qui NON ENTRARE NON AVVICINARTI. Qui si gareggia con Marsia nel canto della voce. Ma non lo sai che saranno randellate sul muso e sulla
Questo si chiedeva l’uomo nel giardino d’inverno,la fine della fine, cosa poteva essere?Non gli sembrava affatto una forma di sofferenza,guardò fuori, vide una nuvola
Sotto la croce XIV Stazioni I Sedetevi qui, mentre io prego Le pietre tra Le aiuole ricordano I frantoi di una volta Era una giornata di febbre Poi come una convalescenzaIl
Essere la luna alla finestra o il tuo modo di incastonare dentro l’iride la sua luce e ripetersi ogni vicissitudine della carne i volti in differita dallo spazio sublinguale io non so quale amore circoncide
E le ferite quelle sue ferite Spaccature neri vicoli ciechi Che un po’ schiumano e un po’
Se mi fosse dato scegliere, aprirei il mio corpo con un’ultima, lunga, verticale cerniera rivolterei il dentro, con il fuori farei, della corda cui si
Non pensi nulla però la prego. I pensieri fanno un rumore sgradevole: unghie sul marmo. L’unica cosa che non riga il silenzio, che non ci fa quelle