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Leónidas Lamborghini, Il candidato fuori posto, Argolibri 2024

 

Il candidato fuori posto 

Disoccupato
cercando la grana a più non posso
mi è mancata l’energia il tener testa
annoiato da anni, la miseria
cerco ora lavoro nell’era comica
dentro o fuori settore
se possibile.

Ogni giorno apro il mondo
un giardino di speranze
nella rubrica impiegati
vado segnalandomi
attento
quest’avviso mi richiede.

E allora giù
a scrivere con passione e bella grafia
impegnato con lealtà
– essere chiaro –
ascolto la supplica dell’usignolo
unendo primitivo e colto
l’ispirazione e la scuola
cerco di essere seducente
grazie ai miei precedenti.

Candidatura forniscimi tutti i dettagli
il sottoscritto
abile nella disorganizzazione
al momento desidera
guadagnarsi una pagnotta nel tuo stabilimento
uomo di impresa
casella postale.

Il sabotatore pentito

In faccia porto scritta l’accettata
rinuncia
un ostracismo così vile
ho saputo in seguito
il lavoro è salute, è fattore
fa degni
e il resto è crimine
la maledetta poesia

Io ero il braccio destro ora non sono niente

Questa chitarra ormai sta per cadere
ribaltata dalla mia anima
la sua ultima nota
aspetta.

Il candidato fuori posto

Telegramma-risposta
“Si presenti
domani in ciabatte
senz’alcun impegno, ripulito
dalla polvere e dalla paglia”.
Io ci sarò splendido
già adesso ho bisogno con urgenza
di un paio di calze, una maglietta
e mutande adatte.

Lungo la coda
sono arrivato fino a qui
sull’orlo
del sarò esaminato
mentalmente ripasso la storia
che ripeto.

(La mia specialità è
come uomo orchestra
mi sto prendendo una pausa dal lavoro
mi hanno cacciato
per mia stessa volontà)

Di fronte alla psicotecnica
chiede aumentando accellerando
rapida
arriva al mio passato.

Mi sputtana:
– In ufficio
a ritardare giorno dopo giorno
l’orologio
cinque tizi svaccati
a vivere come maiali
perdendo
poco a poco la vergogna
la decenza e la morale
una stanza
un’aria viziata
cucina e bagno.
– È stata l’epoca dei grandi scontri
i digiuni
i pegni la vendita
del frigorifero immacolato
ed è meglio non ricordare.

Nell’avvicinarmi a quattro zampe
– mi trascino –
non so più chi sono.

 

Il candidato fuori posto è la prima opera di Leónidas Lamborghini a essere tradotta in italiano, e sicuramente, uno dei suoi libri di poesia più importanti. Pubblicato per la prima volta nel 1971, viene ora tradotto nell’edizione del 2008 di Paraiso Ediciones, con una sezione finale (Diez escenas del paciente) che chiama in causa la figura del fratello Osvaldo, approfondendo il rapporto di vicinanza e al tempo stesso dissidio tra i due autori, a conclusione di un poema narrativo che traduce crisi economica e tensioni politiche repressive e già golpiste in una forma per l’epoca e ancora oggi innovativa. I suoi tempi privilegiati, ben presenti nell’opera presentata, sono i rapporti tra Storia e forme poetiche e la tensione tra arte e politica, che lo portano verso una decostruzione del linguaggio borghese, in favore di uno sperimentalismo linguistico mai fine a sé stesso.

 

L. Lamborghini, Il candidato fuori posto. Poema in quattro tempi, Argolibri 2024. A cura di Lorenzo Mari. Postfazione di Rosaria Lo Russo.

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