Libri

Riccardo Corsi, La stella dei mondi, Edizioni degli animali 2023

 

La terra rovesciata

Quella finestra apre squarci profondi nella mia anima. Fuori gli alberi affondano le loro radici in cielo per fiorire dentro la terra. Parlano gli alberi tra loro sottovoce, un bisbiglio, impercettibile ad orecchio umano. Una notte sognai ciò che dicono: «siamo alberi, figli della terra rovesciata. Le nostre radici sono in cielo. L’abisso azzurro è terra mobile per noi e la vostra terra è cielo opaco. Voi per noi non siete uomini ma uccelli. Uccelli che volano in modo goffo in quella che chiamate terra. E quelli che voi chiamate uccelli sono per noi uomini: uomini che camminano in cielo.
Noi alberi siamo amici degli uomini (che voi chiamate uccelli) ma detestiamo voi uccelli (ma voi vi definite uomini). La terra rovesciata è per noi l’unica, la vera terra».
Così parlano gli alberi tra loro e rivolgendosi a noi umani che non li intendiamo. 

*

L’uomo è polvere. Nel migliore dei casi polvere pensante.

*

Il dolore è un setaccio per l’anima.

*

Ciò che è perduto torna in un altro modo. In un’altra forma.

*

(Sul rapporto tra visibile e invisibile)

Le api del nulla raccolgono il polline dei fiori del tempo.

*

Le stelle sono i ricordi di Dio.

*

Il sorriso è la complicità della carne con il cielo. Noi sorridiamo, un angelo ci è passato vicino sfiorandoci il volto.

*

Non bisogna mai identificarsi, fino a coincidere, con l’immagine che gli altri si fanno di noi. Finiamo per adattarci a quell’immagine per disperato bisogno di amore, ma così facendo perdiamo noi stessi senza ritrovarci. 

 

Il cuore è un enigma, lo sa ogni poeta. La sua voce proviene da abissi insondabili. Cuore stella. Bussola che orienta il viaggiatore (homo viator). La Stella dei mondi è questo romanzo piovuto sulla terra in forma di frammento. «La scrittura frammentaria sarebbe il rischio stesso» ci intima Maurice Blanchot. Libro composto a sua volta da tre libri, Il fuoco dentro lo specchio, Gli Dèi minori, e il Cahier de minuit Quaderno di mezzanotte. La Stella si scinde moltiplicandosi in innumerevoli libri, in una vertiginosa mise en abyme che fa della pagina uno specchio universale. Cosmo in cui si riflette chi legge. Siamo granelli di sabbia. Ogni granello, ogni frammento è un corpo celeste.
Il libro ci legge mentre noi lo leggiamo. È stato così anche per chi l’ha scritto. Sembra indicarci un sentiero, o è solo una nostra impressione? In quest’epoca feroce che divora finanche se stessa.
La stella dei mondi per vivere deve ferire il tempo dentro ognuno di noi. Solo così un cammino si apre, senza forzature, e subito sul punto di richiudersi, come la scia sull’acqua dalla vela che fugge verso l’orizzonte.
«L’essenziale del romanzo è la forma caotica – arabesco, fiaba» ci ricorda Friedrich Schlegel. Intensità di questi frammenti, semi nei quali si indovinano foreste.

Dalla quarta di copertina

R. Corsi, La stella dei mondi. I volti prismatici di Spenta Armaniti, Edizioni degli animali 2023.

Riccardo Corsi, è nato a Roma e vive a Milano. Scrittore, traduttore, editore. Ha ideato nel 2013, assieme ad un gruppo di amici, la casa editrice Portatori d’acqua, e nel 2017, le Edizioni degli animali. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Il sillabico sangue (2009). Un romanzo, Incroci simbolici (2012). Delle poesie brevi, Draghi (2015). Il libro del vento (2016). Il mare della terra (2020). L’oceano nella scatola di fiammiferi (2021).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *